Fili & nodi

fatti a mano con amore

mercoledì 25 maggio 2016

Collana cavandoli


Primo esperimento con la tecnica cavandoli. Cavandoli è una tecnica del macramè che prende il nome dalla sua ideatrice, Valentina Cavandoli e consiste nel far emergere due (o più di due) colori alternando i nodi cordoncino verticali e orizzontali, creando disegni e motivi.
La texture è tipo tapestry, in questo caso ho incluso perline di conteria e biconi Swarovski© da 3 e da 4 mm.

L'idea è partita da un disco aperto di resina, mi sono ispirata ai motivi dei nativi d'America e alle bellissime creazioni di Joan Babcock e di Marion Hunziker-Larsen.

La collana ha una chiusura regolabile in modo da poter essere indossata con le misure "princess", "matinee" oppure "opera", semplicemente facendo scorrere i cordini all'interno del piccolo cilindro di delica lavorate a peyote che nasconde una sezione a nodo piatto.

Le frange passano all'interno del disco, formando una cascatella di biconi e conterie in ordine casuale.
Sono così contenta di questo primo esperimento con il cavandoli che ho deciso di dare un nome alla collana: "Awinita" nome femminile della popolazione Cherokee che significa cerbiatto perché i colori della collana ricordano le sfumature del mantello del timido animale e poi perché il mio approccio alla tecnica è stato, per l'appunto, molto timido.

Chi era Valentina Cavandoli? Fu la lungimirante direttrice della Casa del Sole, istituto fondato a Torino per accogliere i figli sani di genitori ammalati di tubercolosi. Valentina Cavandoli, oltre ad occuparsi dell’istruzione dei piccoli ospiti, in linea con il Metodo Montessori, organizzava attività educative e ricreative: tra questa c’era la creazione di piccoli oggetti quali segnalibri, copri scatole, copertine per libri, ecc... lavorati a punto cavandoli che venivano venduti durante i mercatini periodici e il ricavato veniva versato sui libretti di risparmio dei bambini stessi. La Casa del Sole fu attiva fino al 1936, ma in seguito all'avvento delle leggi razziali (molti dei finanziatori e benefattori erano di origine ebraica), venne chiusa e anche il punto cavandoli venne così dimenticato. Valentina Cavandoli morì a Torino nel 1969, all'età di 97 anni, dopo essere stata insignita della medaglia d'oro per meriti professionali.

Per approfondire l'argomento c'è un bellissimo libro di Gisella Tamagno Gazzola "Bricco e Cavandoli, due favole in punta d'ago".


Un esempio di lavorazione a punto cavandoli


dettaglio

Nessun commento:

Posta un commento